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Utente eliminato
Pubblicata il 04/02/2005
Enigmi e rebus ricamano le ore
che in file ordinatissime
scavano solchi sul mio viso
che appare indefinito
a immaginate accelerazioni.

Virgulti si attorcigliano,
di tempo, alle mie gambe
e lenti, tenaci salgono
a incarcerare cuore e parole.

Cosa ti posso dire
di questo sisma
che mi scrolla dentro
echi di felicità passate
legate a inafferrabili aquiloni?

Tutto sussurra d’azzurro
in questo strano livello
della vita, preludio al buio
di ovattati suoni di tempo
che goccia a goccia suona
melodia d’addio.
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E' bello avere questi elevati valori vitali, anche se poi, la vita, suonando melodie d'addio, si incarica di smentire ogni cosa, mettendoci sempre in discussione, proprio come un terremoto...
Una poesia preziosa e raffinata, ricca di sottili simbologie e metafore esistenziali.
Piaciutissima.
Un bacio a te.
Michele

il 04/02/2005 alle 17:21

IL TEMPO NEL SUO INCEDERE SPERO TI DISEGNI NEL CUORE PARABOLE INFINITE DI TENERO AMORE. TINA E' QUESTO CHE DEVI CHIEDERE AMORE E POESIA. SERAFICO

il 04/02/2005 alle 22:24