Il mare perfetto è tornato:
è umido blu temperato!
Mi chino ed annuso l’odore salmastro
d’un acqueo riflesso di luna:
nessuna dolcezza m’è aliena.
Che pena mi fanno le stelle incastrate
nel nero gommoso e rotondo:
vorrebbero andare, con timide scie,
avverare le nostre follie, desideri
segreti: l’amore...
Ed io con la sabbia sui piedi
m’accorgo d’un tratto del mondo:
il sale, la felicità senza oggetto,
la brezza che plana leggera
leggera, un soffio d’incanto,
la casa che aspetta paziente,
un letto a due piazze per me solamente
che scaldo in attesa d’avere il tuo cuore
vicino, avvezzo a sentirmi russare...
M’ammalia il pensiero del mare:
invade gli spazi svuotati dai giorni
che passo lontano da te ad aspettare.