è l'istinto che ci distingue;
vaghiamo come lupi in selve di parole
alla ricerca del fatto, dell'emozione da sbranare.
Poi, come api laboriose, vomitiamo
sulla carta il nostro miele
aspettando che un vorace contadino
venga nel nostro alveare e si nutra delle nostre parole, ora gialle e luminose
ora oscure e ombrose.