Silenzi sfiorati nel gelo
di una notte inespressiva
coperta da un brinato velo
di assoluzione evasiva.
Senza speranza un passante
conta i passi verso casa
mentre il cuore ululante
la libertà in rassegnazione travasa.
Il vento alza i giornali
con le stesse statistiche
vite schiantate sui fondali
di apparizioni mistiche.
Eppure sotto all'acida pioggia
c'è ancora chi alza gli occhi
le cicatrici di vita sfoggia
e ne fa colorati fiocchi,
e le nubi vede
mai ad esse cede.
Chi corre via
per non confessare
chi crede armonia
altri umiliare.
Ma ci sono gli occhi della notte
che vedono, piovendo
e senza parole per le corrotte
progenie del suo mento.