PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2005
Alzo la mani al cielo nero
invocando il dio del sole,
nell'anima acceso un cero
la mia prigionia lo vuole.

Un falco basso vola
osservando la terra
sulla quale il buio cola
e menti in stretta serra.

Inghiottita nell'invidia
avarizia ed ignoranza
il male ora vi si insidia
l'odio è sua sostanza.

Ma gli dei daranno la forza
per risvegliare le menti
e mandarle in folle corsa
negli scontri più violenti.

Senza paura per la vita,
in cenere i caduti
per loro la guerra è finita,
gloria tra i sopravissuti.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

I sopravvissuti sn quelli che hanno imparato il valore della vita, della natura, del rispetto incondizionato e anche ad amare...
Vivono in gloria senza dimenticare i caduti,
un saluto, fallen.

il 29/01/2005 alle 12:57

da delle bellissime immagini... in particolare, riesco a vedere il falco che osserva l'oscurità, o nell'oscurita, le menti imprigionate dell'uomo! Davvero un bel componimento, complimenti!

ps: prima o poi le leggerò tutte le tue poesie :)

il 29/01/2005 alle 13:21

Grazie, il falco vola in mezzo tra due tipi d oscurità, ma sopra,
un saluto,
fallen.

il 29/01/2005 alle 13:47