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Pubblicata il 27/01/2005
Caos

Quadrati si rincorrono ciclici
scheggiano la strada che attraversano.
Cicli senza ruote volteggiano impazziti
correndo a testa in giù.
Mani che da spalle escono
dimentiche di braccia che non nacquero.
Muore in breve al pelle
che trasparenza d’ameba mostra.
Anche l’ordine vomita caos, ove
risplende la mancanza di luce
alle lenti infrarosse.
Nebule di pensieri
in materia definiscono i fisici limiti.
Gas/energia scaricano plasma iridescente
forse una piccola stella diverrà …
quel micron di quasi materia
che crescendo imploderà in se medesima;
un nuovo cosmo un nuovo big ben
sta urlando la sua rabbia esplosiva
senza suono alcuno.
E’ la morte che crea la vita
o è la vita che dalla morte deriva…?_
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buono luso della metafora...complimenti

il 27/01/2005 alle 11:10

grazie tuo comm , purtroppo sempre in corsa ma ogni tanto mi faccio vivo. salutoni floppo

il 27/01/2005 alle 16:16