Molti mi hanno parlato,
molti mi hanno esaminato.
molti hanno discusso
su malattie e frenesie
molti hanno dato flusso
a fantasie ed allergie.
Il bene
nelle vene.
Il male
del fondale.
Si confodono nel sangue rarefatto
e dubbi si susseguono a passi di gatto.
Chiedo in sincera confessione
di parlare della mia professione
magari solo una definizione...
Chi sono?
fulmine o tuono?
Ora ogni termine mi darebbe sollievo
(io, del mondo misero allievo)
Quindi appello ad ogni lettore
che senza gioia ne rancore
diventi per istante lo scrittore
della mia storia
in vergogna e gloria.
P.s: in parte è una sfida
che al poetare si affida
perchè muore la poesia
senza psicologia.