Non ho più scale
né politoniche rimembranze
sui tasti dell'esistenza
affermo e appassiono
pochi temi...
Sagre sconosciute
tramontano silenziose
raccogliendo spighe
colme di parole
Dalle stelle
l'antico coro
intona canti di ingiustizia
in malinconiche scadenze
Tambureggio pause infinite
sfogliando partiture
intrattengo un vento
pellegrino di note e foglie
(dalla raccolta: Versi dispersi)