PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2005
Parlano le bianche mura
e ascoltano gli scarafaggi,
volano discorsi sull'usura
e sulla vita dei miraggi.

Io nella mia nera camicia
intrappolato
ho grande ingordigia
del parlato.

La finestra parla di libertà
e le sbattono contro gli insetti
mi sembra un'ingenua crudeltà
distorsione di pensieri infetti.

Libellule trasperenti
portano le salme al cielo
violini di rossi venti
coprono il lutto con dorato velo.

Io rimango nel mio silenzio
aspettando un vassoio d'assenzio.
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E' bellissima!! la finestra che parla di libertà mi ricorda un pezzo di conversazione di ieri, anche se poi torni bruscamente alla realtà..io forse sarei rimasta ancora un po' nel mondo dei sogni..la quarta strofa è MAGISTRALE!! vedo e tocco quello di cui scrivi..ed a questo punto seguo il tuo esempio e torno nel mio silenzio..complimenti!!
voto e bacio,
strange

il 25/01/2005 alle 10:32

é stata scritta prima della coversazione, magari un poco profetica chissà....
Comunque grazie mille,
comunque il silenzio non è la migliore delle soluzioni, forse,
un saluto e un bacio,
fallen.

il 25/01/2005 alle 19:31

Aprezzo. Vacilli grazioso sulla balaustrata fra l'abisso folle e lo salto nella sana quotidianitá.

Mi ricorda quando in estate filmavo mezzora un moscerino ke si arrampiccava ca 799 volte alla finestra per poi scivolarne un ottocentesima volta

..aem..

il 25/01/2005 alle 22:26