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Pubblicata il 21/01/2005
Mi sono detta
vado a Cefalù
camminando al contrario
e così le mani
si sono graffiate di canto
mentre i piedi
li ho immersi nel cielo

Quando sono tornata
a casa mia
ho trovato ombre celesti
sul pavimento
e i muri
si sono messi a danzare

Le finestre cercano
ogni giorno
me che cammino all'ingiù
perché nella normalità
questa aria cittadina
non profuma di Cefalù...

(Dalla raccolta: E tutto sa di vento e mare)
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Splendida questa poesia, felicemente surreale e dolcemente sognatrice. Mi è piaciuta molto.
Un abbraccio a te.
Michele

il 21/01/2005 alle 15:14

di Cefalù ricordo il vento...e di me seduta sugli scalini sconnessi della grande chiesa in restauro mentra mangiavo un cono gelato e guardavo le nuvole nel cielo..splendida! Luna

il 21/01/2005 alle 16:04