PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/01/2005
E così di nuovo
in questo covo
mi ritrovo.

A battere come su un rotto pianoforte
i tasti della mia interna macchina di morte.

La vita passa indifferente
con i suoi sfumati giochi
in uno spazio assente
e demoniaci cuochi.

Scivola nella nebbia
e trascina giù, la seppia.

Passano i quattro cavalieri
sui templi in rovina
e ridono per giorni interi
della fine che si avvicina.

Abbaglianti all'anice
increspatura all'apice.

Soffiano i venti
sui monti congelati
sono morti frangenti
di attimi evaporati.

Dietro ad un costrutto
di eterno ghiaccio
vivo il mio lutto,
tetro pagliaccio.

In testa gli artigli della rabbia
depressione, la mia gabbia.
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beh e beh...sei triste ed arrabbiato amico?..dai lasciati coccolare dalla poesia!! Ok...?? un grande abbraccio di Luna

il 21/01/2005 alle 10:51

Beh, è quello che sto facendo, forse non mi faccio proprio coccolare ma mi sfogo, mi fa bene a quanto pare...
é la mia piccola cura psicologica...
Grazie per il commento,
Un abbraccio fortissimo pure a te carissima luna,
Ciao,
Fallen.

il 21/01/2005 alle 12:06