PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/01/2005
Soffio fetido
Resta un lamento tra
recisi steli.



Corrono su fredde lande
gli affamati Lupi Grigi
tristi ululati
lanciano
Grido di sfida
alla buia notte

sprangate
ormai le porte
occhi impauriti
si stringono
fra quelle coltri
saziate di paura

e corrono
gelidi venti
vanno su piste rosse
macchiate d'innocenza
mentre fauci
d'anime predone
cacciano bramose
sui detriti

Lacrime di morte
ormai perdute
sollievo più
non danno
all'esausto
filo d'erba

e lassù
oltre la nera corte
piccole stelle
non osano
apparire.
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)

Come sempre con eleganza esprimi anche le cose più dure.
Per me grandi gli ultimi 4 versi.
Bravissimo,ma...che te lo dico a fà?!?
Un saluto sincero.
nicky

il 15/01/2005 alle 10:10

Ben risentito, Nicky, è da molto credo.
Un argomento che tratto con gelida freddezza, perchè troppo spesso, soprattutto nella giovinezza veniva nominato come avventure di giovani alla ricerca di maturità
Ma che maturità può avere un corpicino dilaniato dalle bombe, sganciate da chi non si ferma a guardare cosa lascia sulla terra bruciata che s'arrossa lentamente

grazie
L.

il 15/01/2005 alle 15:14

Eppure, a volte, dove non riescono ad apparire le stelle, possono albergare parole di solidarietà e di umanità, come queste, bellissime anche se dolenti, che hai scritto tu.
Complimenti sinceri e un salutone.
Michele

il 15/01/2005 alle 18:16

...è una vecchia poesia, Michele, che scrissi all'alba della guerra in Irak. Ora l'ho riscritta in molte parti ed aggiunto l'haiku in testa.

Un abbraccio

L.

il 15/01/2005 alle 21:58