PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/01/2005
Sirene nella notte volante
richiamano ignari vascelli
con il loro canto frusciante
liberatorio di tutti i fardelli...

Sugli scogli la libertà
sangue e carne,
avanzi.

Lampi nel cielo, segnali
di volatile illuminazione,
allora agli dei i boccali
per la loro benedizione.

Benedici il nostro cibo,
la nostra acqua,
le nostre menzogne.

Infrastrutture metallo,
innestate con il ticchettio
della sfera di cristallo
in caduta libera fino all'obblio.

Corpi nati per la bara
marchiati in fronte
con il numero...

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E' davvero bellissima!! tutta, anche se ho una spiccata predilizione per la seconda e la quarta strofa..ma in generale trabocca di concetti profondi imbellettati di fard..ed è una cosa che adoro..sperando di aver colto quello che sta sotto..
inoltre l'ultima strofa mi fa venire in mente una pubblicità che c'è ultimamente di una macchina: dice che si nasce e si muore con un numero, marchiati..lasciando perdere il soggetto dello spot, hanno detto un'inconfutabile verità, la stessa che esprimi tu..e poi come colonna sonora c'è una canzone di Jimi Hendrix che adoro e questo basta a salvare tutto..
è un commento un po' lungo, lo so, ma quando inizio a parlare non la finisco più..quand'è che ci sentiamo in chat?ancora complimenti, bacio,
strange

il 13/01/2005 alle 16:55

questa tua suona come metallo.... bella davvero...ciao solenero!

il 14/01/2005 alle 15:03

Grazie per il commento, sono felicissimo che sei tornata e scusa se nn ho risposto prima ma ero incasinato con lo studio, ma ora mi sn trovato n pèo d tempo x rispondere a questo commento, hai colto bene il significato, anche se cn la storia del numero marchiato mi riferivo all'apocalisse specchiata nei giorni d oggi...

Ciao,
fallen.

il 15/01/2005 alle 16:13

GRande!!! Grazie per il metallo,
Fallen.

il 15/01/2005 alle 16:18