forse non lo hai cercato abbastanza..esso è scritto in parole sulphuree su ogni cosa che ti è cara...ricordalo sempre e dimentica il colore triste della seppia
:-)
è nell'immensità delle cose che a volte cerchiamo le risposte ma è soprattutto nel nostro cuore che risiedono.
Una supplica incantevole, anche forte in alcuni passi, che trova come interlocutore l'immensità del mare.
Bella....
già......è la morale di quella storiella che ti ho inviato ieri......l'hai letta?
sai sembrava proprio una penna che scriveva l'andare di una seppia morta sulla schiuma della spiaggia......
un abbraccio e grazie della tua riflessione che ricorderò
Valter
come hai ragione!!!!
Ti confesso che quando mi sento indifeso, come in questi momenti, è facile che rimanga turbato delle parole semplici che mi escono.....mi mettono al muro.Bah!Segreti dell'inconscio!
un abbraccio
Valter
lo credo bene caro...
Nei momenti di fragilità si rimane colpiti da comuni banalità che si riflettono poi sulla nostra anima libera e pulita del momento.
E' come il cancellino della scuola quello con cui si puliva la lavagna...
una botta di cancellino e tutta la lavagna è pronta (e vergine) per poter essere di nuovo macchiata.
Un caro abbracio valter
marco!