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Pubblicata il 10/01/2005
Un addio per ogni vedersi di nuovo


La prossima volta sarà diverso

sarà in un'altro tempo misurato

e con altri occhi e mani che scrivono

adesso invece è questo

tutto questo poco immenso silenzio

che di più non ne voglio

ed anche volendolo non sarei capace

azzittiti ansia nostalgia voglia di te

e lasciato il silenzio a dilagare

a farmi percepire ogni asperità

scandita dal ticchettio delle dita

dalla scia consueta del sentire

con occhi che non ti vedono

e orecchie e naso che di te non sanno

tutto deve, voglio, che taccia adesso

ogni cosa trovi il suo cantone muta

che taccia e guardi il compiersi

silente e accorato di questo rito d'amore

che è lo scriverti.

Un addio per ogni vedersi di nuovo che vorrei..
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"Un addio per ogni vedersi di nuovo che vorrei.. "

forma appassionata e tragica dell'amore perchè rigeneri sempre nel mondo degli amanti.
La tesi della sua crescita e l'antitesi del morirne per la sintesi nel cuore che si vorrebbe non ci abbandonasse mai più. Mi è piaciuta.

ciao

Valter

il 10/01/2005 alle 15:18

azzittiti ansia nostalgia voglia di te

dimmi come fai..
come..?
è solo teoria la tua.

una bella teoria....

il 11/01/2005 alle 20:22

Mi piace.Sguardo fuori dalla finestra,fiato che appana il vetro...fuori macchine che scorrono senza musica,stanza vuota ogni cosa sembra volersi muovere ma è ferma,muta,natura morta..il pensiero di lei preme per uscire fuori dalle meningi,gli occhi proclamano la loro indipendenza e lasciano scorrere lacrime vuote...mi piace la tua poesia il ritmo ci ricorda lo scorrere malinconico e cadenzato del pensiero della perdita.bravo
Ciao
Ale

il 11/01/2005 alle 22:32

Grazie Valter anche per le tue parole che sottolineano un passagio chiave nei miei versi
Ciao
Sergio

il 12/01/2005 alle 08:46

Io non so come faccio e forse non so nemmeno "se" lo faccio, però a volte per sopravvivere è necessario trattenere il fiato altrimenti si soffoca, ma anche trattenendolo troppo a lungo si corre lo stesso pericolo....
E qui naufraga la mia teoria.
Grazie per il commento
Zordoz

il 12/01/2005 alle 08:49

Il distacco, l'assenza, il silenzio, tutto racchiuso nell'addio una parola che ripetuta all'infinito diventa il mantra della percezione del vuoto che l'amore ricolma, o che addensa in un'altra percezione dell'io...
Ciao
Zordoz

il 12/01/2005 alle 08:55

Il guardarsi dentro e trovare che nell'intimo di un sentire siamo accomunati , è la magia dei versi che lungi dall'essere esaustivi hanno il compito e la capacità di indicare più che di esplicitare.. è un mio parare naturalmente, ma mi fa piacere che tu lo condivida e che tu possa ritrovare in queste mie parole d'antan un senso che si rinnova... Grazie Riccardo, sergio

il 29/04/2015 alle 05:54