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Pubblicata il 10/01/2005
Cado,
cado senza sosta.
La luce ancora per poco mi colpisce
e tutto si allontana.
I ricordi, come prigionieri impotenti,
restano in vita, ma straziati dal dolore.
Terribile l'essere dimenticati nella fossa comune dell'indifferenza
dove il cielo è privo di ogni stella e l'aria negata ad ogni respiro.
Ciò che resta è il desiderio di coricarmi,
tutto per non percepire il peso delle palpebre che chiedono aiuto.
Cado
e tra le mani la speranza
che il buio arrivi e che sia il più profondo.
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Grazie...è un commento che un po' mi risolleva.

il 14/10/2005 alle 19:38

c'è spazio dentro te, c'è l'infinito, riposa le tue palpebre e poi risali

il 10/11/2005 alle 13:20

non avevo finitoooo!!!!
allora ricomincio:

c'è spazio dentro te, c'è l'infinito, riposa le tue palpebre e poi risali con passione il monte tuo
come guerriero superbo ed indomito...mare

il 10/11/2005 alle 13:25