la tua penna come il animo immagino, non tradisce....condivo il commento della cara gail, ma come si potrebbe non esaltare la donna ed il suo mondo interiore, una presenza che da tanto, troppo, e spesso poco riceve...ti abbraccio sergio, andrea
Che cosa in realtà viene fermato in questi versi, Gail , ed anche Andrea, la donna? si, ad una prima lettura è di lei che parla, ma più in là, appena sotto le foglie di un autunno delle percezioni temuto ma immanentemente constatato c'e' anche, c'è la catarsi in cui la donna da soggetto oggetto diviene strumento di un comprendere profondo e doloroso. sergio
I pensieri e i desideri sono celati dagli occhi che all'improvviso parlano per noi con una luce che esalta l'oggetto dei propri sentimenti. La donna gravita in noi come elemento complementare che restituisce senso compiuto alle azioni,soprattutto, di chi sa considerarla nella complessità del suo sentire. Un'indagine esemplare, Sergio. Buona giornata.