PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/12/2004
Fuoco e fiamme
tutto attorno
nel mare
senza nave.

Corrono i carri
rincorsi
e morsi.

Senza scampo
nel buio
incendiato.

Annegando,
nel denso fumo,
urlando.

Nell'acqua.
Nel fuoco.
Senza terra.
Senza aria.
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ci sono momenti in cui è difficile vederla.
La speranza,
sembra morta,
scomparsa
anche nel suo ultimo bagliore.
Scrutiamo lontano
per poterla trovare,
ma essa è vicino,
risiede ancora nei cuori,
fa sorridere i bambini
anche nella miseria,
è un fuoco
che brucia nel cuore.
Osserva
essa è vicina...
Bellissima la tua POESIA.

il 30/12/2004 alle 18:44

...nel fare...la speranza si nasconde nel fare...
Come ho già scritto in un altro commento, ad una poesia sul disastro, possimao uccidere il ricorrente dubbio sù dove sia la speranza soltanto in due modi : o andare laggiù ad aiutare oppure farlo da quà inviando aiuti...
Queste sono azioni che nel momento stesso che si compiono rivelano l'esistenza della speranza per quei popoli, danno risposta positiva alla parola "aiuto" pronunciata in tutte le lingue in questi terribili giorni.

La tua poesia e molto bella e nella sintesi graffiante evoca le sensazioni quasi dalla parte di chi le ha vissute...per questo è originale.

Hola
Marco

il 31/12/2004 alle 10:00

O forse esistono volte dove non c'è davvero, che magari sia andata ni fumo e sommersa dalle acque (al limite quella religiosa), cmq grazie per il commento e ti auguro un buon 2005!
Fallen.

il 02/01/2005 alle 14:01

In realtà non parlavo proprio del maremoto e mi ero promesso di non parlarne, dato che il discorso mi sembra abbastanza scontato.
Quello che volevo esoporre forse in modo impreciso era una condizione umana che vedo abbastanza ricorrente nelle persone che consco, che si ritrovano sperdute senza punti d appoggio e con un mondo ostile da affrontare con in più i problemi psicologici che in forma maggiore o minore tutti abbiamo.
Per quanto riguarda gli aiuti e la speranza offerti da tutte queste associazioni di carità io non contribuisco per una semplice ragione, non ho soldi, e comunque non credo serva molto un pezzo di pane ed un giocattolo a sollevare un bambino di otto anni che ha appena perso la famiglia.

Un saluto ed un augurio di felicità per questo nuovo anno!!!!
Fallen.

il 02/01/2005 alle 14:10