Nei silenzi improvvisi ed inaspettati
Sento un piccolo lampo
Sorgere sul cuore.
Mentre consumo i riti della notte
e sulle pareti della mia camera scorrono le ultime ombre del giorno
L'assenza acquista una forma, una sensazione, un piccolo dolore
Nessuna voce s'aggira intorno a me
Lungo il corridoio risuonano
Sorrisi ormai passati
Lo illuminano fuochi
Spenti e sotterrati
M'imbatto, camminandovi
In immagini oscurate nella memoria
Impolverate dall'oblio
Riaffiorano in gola nodi
Che mai saranno sciolti e decisioni
Non più ribaltabili
Nell'ombra, in mezzo ad una silenziosa notte
resto imprigionata.
Dietro alle sue sbarre mi aggrappo
Aspettando che il giorno la sollevi da me.