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Pubblicata il 23/12/2004
Avevo travolto
La mia immagine
Tra le ruspe
Del cantiere
Immaginando
Le ancore
Da servire
Sul piatto freddo
Con l'invidia
E l'uccisione
Di un babbo natale
Vecchio e decrepito
Ritornava
A casa
E mentre parlava
A bassa voce
Non capiva
Se il vino
Era stato versato
Da una mano nera
E l'impronta
Della nave
Non rimaneva
Sull'acqua
E la sabbia
imprigionava i delfini
Del delirio
Ancora
Le immagini
Non potranno
Sopravvivere
Il freddo e il pelo
Non aiuteranno
A mangiare
Gli spaghetti
Di un giorno
Mai migliore.
Mangia la cipolla
che uccide
i vermi.
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delirante come poche...bellissima...ciao solenero!!!

il 23/12/2004 alle 21:43