PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/12/2004
I miei Natali avevano mani piccoli
e gambe corte per quanto erano avari
muti passavano in fretta lasciando al tempo
il compito di cancellare le impronte

io guardavo le case in attesa
con finestre a lumi di candela e di stella
ascoltavo i bambini che cantavano Heliga Natt*
ed erano allegri

la mia casa invece era l'officina dei folletti
di regali stracolma destinati ad altri
e mia madre vestita da Babbo Natale
sostava agli angoli freddi delle strade

non desideravo stormi di regali,
volevo solo essere una bambina bionda
e vivere un Natale azzurro
come tutti i bambini
dietro a quelle finestre.


OLIMPIA


*Santo Natale


Nota agli editori, prego di cancellare la precedente
con lo stesso titolo, perché aveva degli errori.
Grazie !
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (1 voti)