un mio haiku abbastanza recente, diceva:
"ragno
perchè mi guardi?
non sono la tua tela"
il non voler rimanere inviaschiati in certe situazioni, ci fanno dialogare anche coi ragni....
povere noi, eh lunetta?
ciao cara. ne approfitto per farti gli auguri personali a te.
un bacino
patrizia
sagge parole le tue, non commentabili e in estremo equilibrio sulla natura umana.
:-)
" e questa tela
impalpabile
sottile
che sfiora il viso
si attacca ai capelli
testimonia, muta
la storia delle cose
accatastate in soffitta
e li abbandonate... "
Mi è piaciuta immensamente questa tua poesia, con la simbologia del ragno nella quale non è difficile ritrovare noi stessi.
Un bacio grande a te, dll'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.
Chi disse: che anche un essere minuscolo e così brutto come un ragno non possa essere soggetto magnifico della vita? Non io che da alla poetessa il degno omaggio alla sua bravura. Ciao serafico e continua a scrivere così.
La translazione poetica"ricalca l'invisibile" e questa poesia ne e' una magnifica prova!
Carissima luna il comm. ai tuoi versi....sarebbe interminabile,ma quello sopra di Cocteau ritengo sia l'unico adatto.
Spesso hai delle intuizioni poetiche ,che superando filosofie e cattedre universitarie e studi lunghi e profondi lasciano senza fiato.Potenza della poesia!!!!e dell'anima!!!!!!
Ti abbraccio