Lagune disperse
memoria d’illusioni celate,
deserti inariditi
rifugio di cani torpenti.
Impavidi giovani,
indomiti solipsisti,
confortati nella penombra,
dall’essenza del peyote.
Saggia
la notte riposa,
induce languida
il profeta ad inscenare,
il povero a sperare,
il poeta a sognare.
L’ultima corrente
porterà i suoi colori,
ribalterà
i predicatori del benessere
ed i contrasti
di luci ed ombre.