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Pubblicata il 20/12/2004
La ruota stellata del buio
girava di luce i suoi raggi,
passava
sopra la placida creta
assonnata,
ed il suo vorticare stillava
angeli cadenti
dalla coda di ghiacci
della stella cometa,
splendenti.


Nella tomba operosa
di formiche il brulicare
s'èra acquietato;
il Natale, con gli angeli
d'oro, era tornato.


In Betlem,
in Bagdad,
in Beslam
nelle favelas
in tutte le periferie degradate,

nei carceri dei torturati
e in chissà quanti luoghi
dal dolore dilaniati,
con solenne e regale andatura
a passi lievi e lucenti,
in velluti,
sogni di cristallo
negli occhi chiusi
avevano depositati.


Era dunque il dono del Signore.
Quel Dio disperato..così disperato,
per avere permesso
alle sue creature il libero arbitrio.



dedicata ad un amico ,il suo Natale sarà certo sereno pensando alle grandi tragedie di cui si riveste l'umanità..Ladylunaa
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hai molti amici(che giustamente ti adorano),ma so che questa splendida dedica, di questa bellissima poesia e' soprattutto per me!E'per me !

Grazie!

Tu sai che io spero,che quegli "angeli d'oro",veglino su lui...sempre.Questa e' la mia serenita'.
Grazie di nuovo,abbraccio te e i tuoi,massimo

il 20/12/2004 alle 12:35

con piacere ricambio questo tuo dolce augurio ,sperando che gli angeli sempre veglino su che ci è caro..e perchè no? ..anche sopra di noi...ne abbiamo sempre un gran bisogno!..Luna

il 20/12/2004 alle 16:17

anche a te Alessia carissima e sempre ti ringrazio per l'attenzione che mi rivolgi..che gli auguri si estendano a chi ti è vicino, a chi ti è caro, perchè in serenità possiate trascorrere questa ricorrenza che invita alla letizia ed alla pace.Smackkkkkkkkkk..Luna

il 20/12/2004 alle 16:22

" e di questo Natale
ascolto il vento
che spazza via le nubi
e portandole lontano
lascia intravvedere
il sole... "

E' una poesia splendida, un'allegoria natalizia che si proietta, però, oltre questo confine temporale, per abbracciare tutta l'esistenza. Un bacio grande te, dall'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 20/12/2004 alle 16:47

doveva essere devastante hahahaha
:-)

il 20/12/2004 alle 16:58

ed io lo vedo questo tuo sole...sorge dalle nere nubi spazzate da un vento di tempesta che sembra rischiarare la strada a chi cammina a tentoni...Saludos, Miguelito!..Luna

il 20/12/2004 alle 17:03

Fanno riflettere gli ultimi versi...
Bella la poesia nel complesso dove si vede che hai messo tutta te stessa! Baci

il 20/12/2004 alle 18:03

E Dio affidò all'Uomo grandi cose e l'uomo, stolto,
ne ne fece polvere. Ammucchiò errori e creò un
mostro chiamato destino.

Ma Dio ha ancora bisogno degli uomini?

il 20/12/2004 alle 22:54