PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 11/12/2004

Uno scheletro d’acero bianco
impiccato al soffitto,
una lettiga impalcata al bisogno,
una cornice
spalancata sul vuoto,
sul silenzio cangiante
di cedenti catene
inanellate in carezze,
in nodose collane,
di freddo e liscio fasciame,
di fedele ferro e subdola seta.

E una luna di cera
indurita allo sguardo,
un sorriso ingessato nel tempo,
un ritaglio
tracciato sul cuoio,
sul profilo inclemente
di un cappuccio che impèra.




(A Michael)


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sembra di percepire un delicato sentore di ricordi, con immagini forti al limite del reale.
Molto significativa .....
complimenti

il 12/12/2004 alle 18:55

Solo il suo poeta sa di che sapore ha la sua poesia.
Al lettore inerpicarsi a comprendere il linguaggio
della Parola. E quando le parole la mano del poeta
ha scelto e scritto, sin dal titolo vanno accolte.

il 13/12/2004 alle 22:53