Molteplici gli incroci
che questa strada incontra,
che questa vita ingoia
anche se non c’è scelta
- non c’è -
come una rotatoria
con l’obbligo di proseguire,
tirare avanti,
e mai voltarsi indietro
- mai -
entro la perfezione paranoica
di un circolo,
di un ricorrente incubo,
di ogni gesto uguale all’altro,
di ogni giorno senza scampo.
Molteplici gli incroci,
gli svincoli vietati
come incompiuti segni a un cambiamento,
come lavori in corso
a decisioni incerte.
Questa vita è un vortice! E tu?
Ne sei il risucchio,
l’abisso irraggiungibile,
il trafficato centro
senza mai sortite
né fanali al buio
solo le fallàci lucciole
delle tue sigarette.
(A Michael)