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Pubblicata il 09/12/2004



Un brivido ancora
sento il freddo che avanza
s'attenua la luce
da quella finestra
e ombre dorate
vanno a dipingere
il muro

è la mia sera che avanza
quella che chiude il sipario
il male che ho dentro
non concede rimpianti
ed il freddo che invade
sa di pietoso languore

La notte che preme
conclude il mio giorno
volato in un lampo
al seguir d'un sospiro

non temo la notte
crudele non è
la Nera Signora
dolcemente
ti prende la mano
e il sorriso che t'offre
sembra quasi di pena

Non lasciate, vi prego
che il vento d'oblìo
troppo presto cancelli
le orme al sentiero

chi son stato
quel che
ho saputo valere
il pensiero ch'è nato
nel pulsare d'un cuore
quel saluto
così tenero all'alba
e il primo bacio
che diedi all'amore

Non lasciate
che il canto d'oblìo
sia carezza dell'onda
sul breve passare

Solo il freddo
che sento
ormai
è il mio padrone
mentre il sipario
che preme
conclude
il mio tempo




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Quel sipario che si chiude sulla sera / notte è una metafora davvero splendida della nostra ora ultima, una tematica che hai già affrontato altre volte sempre dimostrando serenità e maturo coraggio. Anche questa è una bellissima poesia.
Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 09/12/2004 alle 17:38

...l'eterna domanda Michele se fa più paura morire o esser dimenticati

Ciao a presto
L.

il 10/12/2004 alle 00:24