Fai come ti pare
ma batti forte ogni tasto sulla neve
e suda
e soffri
e bevi vino, tanto vino,
vino rosso, quello che stona,
compra l'essenziale,
non guardare la tv per più di mezz'ora,
passa rapido davanti alle vetrine
e ridi, ridi,
come un pazzo
se serve,
e non andare al cinema
se non per
appuntamenti
galanti,
fai come ti pare
e scappa di casa come puoi,
e bevi vino, vino,
vino rosso carminio,
quello che fa
digerire,
scrivi e leggi,
leggi le vecchie pellacce maledette,
sempre, leggi e cambia,
finché il garage non vomita parole,
e strappa quei ragni
tristi
che ti porti dietro
e
sputali
come faccio io
che non sono Bukowski
ma
scrivo
sputali
su chiunque
perché sei diverso da loro
e vuoi domare il sogno di catrame
che fa ridere i passanti,
come il torero
più scarso
quando sfida
nell'arena il diavolo,
ma bevi
e osserva
le discariche d'uomo che puzzano,
puzzano
d'aglio e di merda
e si sentono in croce,
già,
tanti cristi in poltrona
gialli di noia,
tanti cuori d'ombra
senza spartito,
fai come ti pare
perché sei diverso da loro
e ami le donne
e ami il buon vino
e ascolti il rock'n roll più nero
e non ti servono croci
da lucidare,
vivi come ti pare
per strada,
di lato,
in vetrina,
sputando sangue,
ma vivi
perché sei diverso da loro
e te ne freghi dei buoni maestri mollicci
e degli ave maria
di una donna
in ginocchio
che trema.