PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/12/2004
Mi giro nel letto
Un sonno agitato
Mi sollecita l’area del sogno
E mi lascio andare
Finalmente consapevole
Finalmente rilassato
All’andare senza freni
Del folletto immaginatore.

Apro gli occhi
Piano come dolessero
Le prime luci fredde
Si affacciano
Tra le fessure della persiana
Fa fresco sotto le lenzuola
Ma mi volto
Ed accanto a me
Ad un braccio da me
C’è il tuo corpo
Caldo
E m’avvicino silenzioso
Come brezza di vento
E quasi per magia
Sento le curve dei tuoi fianchi
Richiamanti come sirene.
Ora è caldo ovunque in me
Ti sento
E ti abbraccio forte
Come a far da ancora alla tua nave.

Mi perdo nell’odore
Dei tuoi capelli e del tuo collo
Mi perdo nel contatto con il tuo corpo
Randagio se ne va il mio cuore.




E’ dunque giorno
Il sole splende irraggiungibile
Lassù dove riposano le nuvole
E noi andiamo stretti come nodi
Per le arterie di questa città onirica
Nulla ci turba nel vagabondare
Prendiamo il nostro tempo
Nel guardare ogni piccola cosa
Intrigante è il peregrinare senza metà
Se non starti vicino.

Arriva la sera
Tiepida complice
Di stanchezze felici
Di passi sospesi nell’attimo nostro
Un piccolo ritrovo
Ci accoglie
Tranquillo è il conversare
Di cose di fatti
Solo segretamente nostri
Di piccoli ricordi giornalieri
O di tempo trascorso assieme.

Ed è già notte
La nostra vera sorella
La nostra amica di sempre
Che ci invita a stringerci forte
A sentire il cuore con il cuore
Attaccati
Unico corpo nel tempo e nello spazio
Nell' attesa di un nuovo giorno che nasce
E mi trova
Ad aprire gli occhi
Piano come dolessero….
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un inno all'amore..
bellissimo...

il 07/12/2004 alle 13:24