Lascia che mi descriva
in ironia di totem,
io, simbolo pietrificato
alla montagna.
Quando venero l'accademia
di paradisi astratti
imploro la scissione di D'io
in spirito visibile:
orologiaio o geografo
o grifone in amore.
Sono bava sconsacrata
di metafore accattone,
sbriciolo manie mistiche
baluginando cornucopie
d'equivalenze e convenzioni.
In vertigine di unicità
muoio sulle mie parole.