Svegliarsi nel mezzo della notte, senza potersi muovere, provare a gridare e non riuscire, sul comodino un mazzo di fiori sempre freschi e profumati.
Nel letto di un ospedale per ritornare bambino, e dormire fino a tardo mattino.
Mamma, mamma, vedo tutte le persone bianche, sarò ancora sotto anestesia?, no….
Saranno angeli, sapete io il mio angelo c’è l’ho, mi ha detto lui di svegliarmi sennò ancora la voglia a dormire!
Nel letto insieme a me un quaderno e una penna, per scrivere le tue sensazioni istantanee di un giorno in corsia, uno dei tanti, avete mai provato a scrivere sdraiati e con una mano tenere il quaderno e con l’altra la penna? Vi assicuro con le braccia tese è difficile.
Nel letto insieme a me, finalmente un portatile dove posso scrivere con facilità e collegarmi col mondo, ora cammino , a fatica come un vecchio, ma cammino e tra qualche giorno, torno a casa mia, il mangiare qui fa schifo. Nel letto insieme a me, non ci sono più io, ma una persona nuova, o forse vecchia e sempre la stessa.