PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/12/2004


Scure le pietre
d'antico palazzo
che guarda la via
in questo giorno
di freddo novembre

dove vanno veloci
furtive figure
dal tempo smarrito
inseguendo quei sogni
che han sapore di nulla

diffidenti
mi notano appena
il freddo, la fame
compagni di vita
la Terra Promessa
è solo un inferno
dal diverso colore
e le voci nell'aria
solo un idioma
d'alieno rumore

nessuno che incroci
i miei occhi
che senta
la voce del cuore

son solo
un povero fiore
che radici ha strappato
per avere
un frammento di cielo

che ali non ha
per volare

e le gocce di pioggia
non laveranno
la nera mia pelle
quasi fosse
castigo divino
da dover
sopportare.



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sai Luigi non è mai un castigo semmai un percorso. Ognuno porta le proprie croci d'avorio e il proprio io cresce sempre

Un salutone

Dario

il 02/12/2004 alle 15:49

Una poesia di una delicatezza e di una sensibilità d'animo straordinarie, l'occhio del poeta sopra una realtà che ci circonda in modo doloroso. Una poesia che, senza urlare, dice infinitamente più di mille strepiti.
Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 02/12/2004 alle 16:01

...il castigo, Dario, lo creiamo noi, quando quel colore lo trasformiamo in barriera insormontabile, senza guardare negli occhi la sofferenza altrui.
Una volta, in una stazione del treno, mi fermai con un giovane del Camerun che stava solo su una panchina e parlai con lui fino all'arrivo del suo treno. Fu un'esperienza bellissima e al saluto lui mi ringraziò per aver parlato e averlo ascoltato. Mi disse dei problemi della sua pelle dovunque in europa fosse andato.
Questa di oggi è nata da quel dialogo

Ciaooo

il 02/12/2004 alle 16:40

...infatti Michele, nei clamori di piazza fuggono i pensieri
Nell'ascoltare il silenzio si vivono le emozioni

Grazie
L.

il 02/12/2004 alle 16:44

La discriminazione sul colore della pelle odiernamente in europa è quasi del tutto superato, ci sono invece altre discriminazioni che riguardano invece il "chi può" e vengono bistrattati veramente i più bisognosi al di là del colore della pelle.

Sbaglio?

In ogni caso qualsiasi discriminazione và condannata

ciao

Dario

il 02/12/2004 alle 17:13

Se qualcuno avesse avuto ancora dubbi sulla tua profonda sensibilità per problemi che ci circondano,questa tua delicatissima poesia dovrebbe averglieli tolti tutti.
Stupenda poesia da leggere .....rileggere e stamparla ,per meditarci su,nei propri pensieri.
Un abbraccione ........GABRIELA.

il 02/12/2004 alle 20:53

...la sensibilità cara Gabry è spesso il voler osservare com'è realmente il mondo
Qualcuno ieri l'ha chiamata solo protagonismo
Io credo che sia un pò di più, una partecipare ad ogni emozione

un abbraccio

L:

il 03/12/2004 alle 01:31