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Pubblicata il 02/12/2004


Mi sommerge
riaffiora
colgo forte un respiro
d'ogni giorno
è un lottare
contro realtà
con nulla da offrire

il fiume di vita
spinge in quella discesa
a volte
s'acquieta la scena
poi torna corrente
che i sogni
strappa alla riva

e tu
che di colpo m'appari
tu
che con solo sorriso
oscuri il mio sole
tendi la mano
a cogliere attimi
rubati nel cielo

è un parlarsi furtivo
un cercare le mani
le dita che a stento si sfiorano
poi un colpo ci assale
e già di nuovo lontani

corre il fiume
inseguendo il tramonto
ed a mano che scema la luce
sa divenir più cattivo

ed il vivere
è a volte di pena

so dove porta
a cosa va incontro
nella luce
che sfuma

e mai che t'offra
un ritorno.


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Il fiume, con il suo scorrere continuo verso il mare, ora clmo ora impetuoso è sempre stato paragonato alla vita umana e tu, in questa poesia d'amore e di bbandono ne dai un bellissimo esempio.
Piaciuta molto!
Un salutone a te.
Michele

il 02/12/2004 alle 16:39

...trascina, corre veloce, talmente veloce che arriviamo in vista della sua fine, perdendo per strada quel che avremmo voluto fare
E non potremo più fare

un abbraccio Michele

L.

il 02/12/2004 alle 16:56

Mi piace il paragone tra il fiume e la vita...quel suo lungo percorso prima di arrivare al mare....pieno di ostacoli, ma anche così affascinante e gioioso.

Peccato che sento una vena di nostalgia, una tristezza, come se quel fiume fosse già arrivato alla fine del suo viaggio...quando invece c'è molta strada ancora da fare!
Non lasciare che il fiume vada senza goderne appieno, goditi ogni singolo attimo...E'un consiglio per te o per me? chissà.....

Ciao Angela

il 02/12/2004 alle 18:12

...solo che il tuo fiume non è nemmeno a metà del tuo percorso
Il mio è molto avanti, ma laggiu nelle bellezze del tramonto, c'è ancora molto da ammirare

L.

il 08/12/2004 alle 13:44