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Pubblicata il 30/11/2004
Orsù,
signoria vostra
a ragion veduta
accolga la sua vista

Apri gli occhi
l'ha frittata è stata fatta

Sii umile
Sii Onesta

Orsù,
signoria vostra

Non mi faccia
levare il vostro
podere.

Orsù,
signoria vostra
la sedia scotta,
ma non brucia

un po' di zucchero
e la pillola
vedrai
andrà giù.
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Ciao Nico, il signoria vostra l'ho scritto in senso ironico. La poesia è dedicata ad un collega che pur avendo sbagliato alla grande... non lo ammetteva, anzi pretendeva il contrario sai come dicono la migliore difesa è l'attacco...

Non credi, forse, che con la morte è meglio non scherzare?
Lato mio ho ancora tante di quelle cose da fare in questa vita... che proprio non mi passa nemmeno lontanamente quel pensiero.

Buona giornata
Dario

il 01/12/2004 alle 08:59

Sempre difficile l'ammissione dei propri "peccati" ;)

Buona giornata Dario

Amarganta

il 01/12/2004 alle 10:47

Sante parole ;-) però l'umiltà che è la base dell'intelligenza dovrebbe prevalere all'orgoglio

Buona giornata pure a te Amarganta

Dario

il 01/12/2004 alle 13:48

dici bene...."dovrebbe". ;)

Ciao Dario

il 01/12/2004 alle 16:20

Pardon il ritardo nella risposta, ma sono tornato ora dopo una lunga assenza, asserisci che uno s'illude di essere proprietario di una qualsiasi cosa dunque.

In effetti il vero proprietario di tutto è la natura e noi ne siamo degli usufruitori ingrati, ma essendo noi stessi parte di essi potemmo anche dire che si ha il possesso di ciò che si usa.

Con il termine podere in ogni caso intendevo la poltrona dove risiede questo dipendente.

Ciao

Dario

il 03/01/2005 alle 09:20