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Utente eliminato
Pubblicata il 29/11/2004
L'uomo senza incisivi
reggeva una tazza
senza marca,
una tazza fumante:
forse era vino, quello da 3 euro e 40,
forse latte caldo allungato.
Era autunno, e pioveva. Il porticciolo mormorava
àncore e lampi e folate nere di freddo.
L'uomo senza incisivi
si riscaldava abbracciando la tazza
con le mani, delicatamente,
e guardava, guardava qualcosa,
immobile, lontano,
là, oltre le barche,
perso in sé, tra le reti
ingarbugliate di un'esistenza curva,
sorridendosi tutta una vita
in una smorfia tragica,
inguardabile,
comunque.
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penso fosse vino in quella tazza e di quello buono per treeuroequaranta (a tazza).
perchè fosse stato latte, non gli sarebbero mancati gli incisivi, dato che il latte fornisce un buon apporto di calcio naturale....

fammi sorridere un pò nero, non era certo questo il senso di questa tua splendida poesia.
quell'uomo può essere il ritratto di qualsiasi uomo che ama filosofeggiare con se stesso...

a proposito: dov'eri finito?

'notte a te
pat.

il 29/11/2004 alle 22:34

brrrrrrr..Re, il tempo è niro niro..niro niro..comm'a te!
bella
:-)
Luna

il 30/11/2004 alle 15:15

...e perchè speri di no?

il pescatore non era milionario, dici?
e chissà, uno per il vino può fare questo e altro...

la regina ti bacia pure a te.

pat.

il 30/11/2004 alle 17:10

perchè non avevo più letto tue poesie in home page.
così.
la regina saluta il re
pat.

il 30/11/2004 alle 17:35

Un'altra poesia che pesca suggestioni e sensazioni tra le vite minime delle persone che non fanno mai notizia eppure sono sempre accanto a noi, se guardiamo bene e, come tuo solito, è una grandissima poesia.
Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 30/11/2004 alle 18:44

Semplicemente ho avuto un problema al computer e ho dovuto farlo riparare. Ci hanno messo 15 giorni... adesso, però, funziona.
Ciao.
Michele

il 01/12/2004 alle 16:37