PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/11/2004
Trenta secondi
nell’ondeggiare furioso
della Terra
poi silenzio
il cuore che batte
della notte la paura

metallo in bocca
ghiaccio nelle mani
tra le braccia il coraggio
di madre
in difesa dell’innocenza
dormiente e ignara

delle domande
che abitano il dopo
scongiurato pericolo
di qualcosa
infinitamente più potente
dell’umano

e dalla Natura
nuova lezione per noi
che ci dondoliamo
nella presunzione della sapienza
irrispettosi, fragili déi
senza regno.

Amarganta 25/11/2004
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Ciao Amarganta è si compito nostro la difesa dell'innocenza dormiente e ignara. E chi meglio di una madre affronta le difficoltà che ci sono e che avverranno?

Com'è vero la nostra presunzione di sapienza sulle leggi ignorate della Natura

Bella poesia ricca di contenuti

Ciao

Dario

il 29/11/2004 alle 16:41

Ora che sono madre posso dirti che nulla ne ferma la volontà, ma il terremoto a lasciato la consapevolezza che (fosse stato forte) ben poco avrei potuto fare per lui. Paura tanta, ma non per me.

Grazie del tuo commento Dario. Un sorriso

Amarganta

il 30/11/2004 alle 09:07

Ora che sono madre posso dirti che nulla ne ferma la volontà, ma il terremoto ha lasciato la consapevolezza che (fosse stato forte) ben poco avrei potuto fare per lui. Paura tanta, ma non per me.

Grazie del tuo commento Dario. Un sorriso

Amarganta

il 30/11/2004 alle 09:07