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Utente eliminato
Pubblicata il 29/11/2004
Scalami, scala il mio orgoglio
abbatti la testa di drago
che sbrana la dolcezza dell’ora
e succhia il midollo tenero
dell’affetto maltrattato e offeso.

Giorno dopo giorno
in conseguenti minuti eterni
lenta metamorfosi ha mutato
geometrie perfette e dolci
in solido equilibrio nell’anima,
e adesso qui, immobile
presso il pozzo nero dell’affanno,
piango sulle impossibili
mie risposte alle tue domande.

Voci... interiori voci spronano
incitano, sussurrano, gridano
ma paralisi tiene in ostaggio
cuore, muscoli e sguardo fugge
la traiettoria del tuo sguardo.

Ho voglia di stringerti forte
di amarti nell’identico modo
di sempre, e allora ti prego
aiutami a scardinare l’orgoglio
che mi trattiene e ferisce, ti ferisce,
scuotimi, battimi, risvegliami
o sorridimi.. si, basta un sorriso..



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si stella!...:-)
Luna

il 29/11/2004 alle 18:26

Sono momenti in cui davvero ci si trova ad essere impotenti, senza sapere bene che cosa fare, con la testa e il cuore pieni di idee e di parole che non trovano concretizzazione e tu, con questi versi ancora una volta splendidi e struggenti, hai dato corpo e voce a queste umanissime sensazioni.
Un affettuoso abbraccio a te.
Michele

il 29/11/2004 alle 18:44