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Pubblicata il 28/02/2002





In Te Supremo, in questa sede,
la mera riverso
materialità e contingenza,
e dall'infinita Tua presenza
ricevo quel che permane:
per l'anima ribelle
l'acqua ed il pane,
come ali disfattrici
della catena delle brame.
Chiuso il confine
della sfera del mondo,
aperto il Tuo dono
allo spirito in sublime,
ascetico abbandono.




D.R.
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Eccezionale Dario, le tue parole rivolte al Supremo che narrano, se ho interpretato giusto, del conflitto fra la materialità contingente e l'anelito dello spirito ad un contato ulteriore verso cui sei aperto. Comunque, a livello epidermico, ma non solo, le tue parole danno una sensazione di preghiera estetica..
Ciao e complimenti
Axel

il 28/02/2002 alle 10:25
flo

Complimenti, Dario
mi associo con quello che ha scritto Axel, il quale ha già detto tutto.
Questa è una poesia bellissima che oltre al contenuto stupendo ha anche una forma di musicalità non indifferente.
Ciao Floriano

il 28/02/2002 alle 11:03

Ciascuno poi veda nel mio Supremo la sua Entità preferita e la possibilità di un proprio equilibrio, questo appello può essere anche inteso all'immaginazione stessa (per quello ho scelto "mentis" tra molte simili alternative), che può offrire traguardi concretamente(cioè materialmente) "chiusi", irraggiungibili.
Per quanto riguarda il richiamo al Sublime poi, o al Bello, si rimanda al discorso sul tentativo di dare polivalenza allo scritto, che forse può essere inteso come un modo furbo per ottenere consensi nascondendo infecondità di contenuti, ma io credo sia per me comunque una ricerca. La sola cosa che posso offrire io è la voglia di non ricadere nel banale, il resto è degno di critiche.
Ti ringrazio di cuore delle splendide parole.
A presto spero, caro Axel
Ciao
Dario

il 28/02/2002 alle 12:27

Grazie di cuore, Floriano, della tua vicinanza e dei complimenti.
Scrivendola, onestamente, c'è stato un momento in cui mi sono reso conto che dovevo dare un ritmo lento, solenne, al componimento che di fatto, come diceva Axel, somiglia ad una preghiera. Una preghiera "pagana", ma pur sempre tale. Grazie ancora
Dario

il 28/02/2002 alle 12:32