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Utente eliminato
Pubblicata il 26/11/2004
Credevo
di essere
un figlio della dannazione,
un idolo caduto
dall'altare dell'oblio,
un falso dio
rinnegato e
polverizzato.
Credevo
che il domani
sarebbe stato
una scura notte
senza stelle
ne anime erranti
a deridermi,
almeno
a deridermi.

Passavo il mio tempo,
sperduto
nell'oscurità
della mia camera,
giacevo
nell'ombra consolatrice,
complice
di una solitudine
fatta di rancore
e di impotenza.

Tempo
era per me
un destino incombente,
sospeso
tra la voglio
di combattere,
e la mancata volontà
di farlo.

Pensavo...
Credevo...

Finché giunse
quel giorno...
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mi stà bene tutto........... ma così ci lasci in sospeso,
kis, luna

il 26/11/2004 alle 12:16