Serve una donna in questo creato
disse Adamo ed io, ispirato,
iniziai a scolpirla nel bel marmo rosato
ma fatta la testa mi ritrassi, terrificato:
cominciò, sebbene non ancora finita,
ad usare la parte, per ora, più riuscita,
parlando a più non posso e redarguendo
il mondo in un incredibile crescendo
Le proposi astutamente un patto:
“senti l’uomo ormai l’ho fatto
debbo far fare a te quei figli
che dai tuoi amorevoli consigli
trarranno sempre gran beneficio,
ti aggrada orsù codesto officio?”
Lei rispose:”Certo mio Signore,
ma se lo dovrò fare con dolore,
nell’atto di concepirli più godimento
voglio trarne e sarà a mio piacimento
il come il dove e non di meno il quando!”
Mentre a tal richiesta stavo meditando,
Adamo quatto quatto alla fuga si diede,
ma lo acchiappai al volo, per.... un piede
e sfruttando la stessa scusa propinata a lei
gli dissi: “non posso cambiare quel che sei,
ma sei più scaltro tu, il più intelligente,
il più saggio ed indipendente,
perché altrimenti t’avrei fatto prima?
Lo lasciai così in mia adorazione
e decisi, per punizione,
d’aumentargli solo... l’autostima!