PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/11/2004
Cremato nella mia stanza
da apparizioni e fantasie
derivate dalla separazione
della ragione dalla verità,

mi copro,
penso,
cedo.

Urtano rami secchi contro
la finesta attraverso la quale
osservo il mondo nemico
e non infondono timore

per la loro fragilità,
mortalità,
tangibilità.

Vedo su una vecchia fotografia,
scattata da un viaggiatore
stanco di cercare terra santa,
la mia faccia in un paesaggio,

di terra bruciata,
grigia,
disperata.

Mi risveglio senza speranza
di vedere altra sincera oggettività
nella mi fredda bara di cemento.
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