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Pubblicata il 22/11/2004
Una folla chiassosa
m’ingoia frenetica,
come un fiume trascina i miei intenti
lasciandomi smarriti gli occhi.
Trafiggo ogni angolo cercandovi il vento,
spazio oltre la frenesia, ma tu non ci sei,
forse di timore ti sei vestita,
oppure hai capito che non vi è luce,
magari nell’inclemenza degli anni
ti sei barricata dietro l’andata gioventù.
Lacerante il fischio m’avverte.
Salgo sconsolato su un treno senza meta,
lasciando che le mie speranze
muoiano sulle fredde rotaie
e dal finestrino cerco di gettare il mio dolore.
L’aria si mette a corrermi incontro
mentre la stazione si muove beffarda.
Ma cos’è quell’oro che intravedo?
Perché il mio cuore sussulta?
Lontano uno sguardo mi tocca,
mi sfiora il suo luccicar cheto,
subito spento da un gesto istintivo
che non potrà restare nell’ombra.

Saby 2000
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Lambertoneeee!!!! Come stai? E' un po che non ci incrociamo. Come sempre sei troppo gentile nei miei confronti e ti ringrazio di cuore con un abbraccio affettuoso
Cesare

il 22/11/2004 alle 18:50

due grandi amici di sempre hanno a ttinto prima di me a questo incantato e struggente splendore.io vedo i tuoi versi dilatare la tua grandezza, amico di stupori..
con stima infinita ed affetto, Lunetta

il 23/11/2004 alle 11:33

Cara Tina è un piacere immenso risentirti e non ti preoccupare, io so che tu mi leggi e non commenti per motivi sicuramente legittimi conoscendo la tua leatà. Ne approffitto per inviarti un abbraccio fraterno e affettuoso, Cesare

il 24/11/2004 alle 18:16

la tua gentilezza è senza confini cara Lunetta e nel ringraziarti del tuo commento graditissimo ti invio un abbraccio altrttanto affettuoso
Cesare

il 24/11/2004 alle 18:19