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Pubblicata il 22/11/2004
Una piovana goccia giu' dall'erta,
pose il destino,
al fianco d'una lacrima sofferta:
con un inchino:

"Andiam sorella,andiamo al mare,
andiamo a farci mescolare! "
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una goccia di sofferenza che si affianca a una lacrima del cielo e vanno insieme verso il mare...
molto bella... sei sempre grande
sulla guancia any

il 22/11/2004 alle 12:53

E'vero...oh se e' vero!...ma e' anche vero ,che per il mare....goccia di pioggia o lacrima di pianto...sono simili,uguali(perdonami questo attimo di "matrignita' leopardiana!..ogni tanto,anzi ,ogni poco, ci cado).ti abbraccio,massimo

PS..il tuo commento e' illuminante!

il 22/11/2004 alle 13:29

..tu sei grande...che trovi sempre luce in cio' che scrivo!...attenta:dicono che la bellezza sia negli occhi di chi guarda!!!!!!...sui capelli ..e sui tuoi occhi!

il 22/11/2004 alle 13:34

Il titolo è originale e la poesia che a dire il vero mi risulta molto musicale. Sai, Lupus, le rime e le assonanze non sono altro che nella poesia o nella canzone delle associazioni armoniche di parole. E oer fare ciò occorre a volte una discreta genialità, altre volte una grande genialità. E sì, però la lingua la devi conoscere e molto bene. Sennò come si fa ad associare bene i suoni delle parole. A creare le associazioni armoniche. Infatti:"Una piovana goccia giu' dall'erta,
pose il destino,
al fianco d'una lacrima sofferta:
con un inchino"...Qui in questa parte della poesia vi è il classico esempio di suono alternato oppure di rime alternate, in quanto vi è la prima tra il primo e il secondo verso:erta- sofferta, eppoi, tra il secondo e il quaro verso:destino-inchino. Infine chiudi con una rima a versi sequenziale: ovvero il quinto verso bacia con il suo ultimo termine, mare, il sesto verso, che ha pure l'ulitmo termine mescolare. Ne risulta una buona e classica musicalità della poesia. Sai, mi ricorda questa poesia i componimenti poetici delle antologie scolastiche. E bravo a Lupus con una metrica semplice e un buon dosaggio delle rime ci hai dato musicalità. Sai, però ci vedo nei tuoi versi qualcosa di ermeticamente ironico. Lo stesso titolo mi dà questa impressione. Serafico

il 22/11/2004 alle 23:15

Ser Ser..e' un piacere leggerti...e che commento!
Mi addentro percio' volentieri nella tua analisi:non ti sara' sfuggito che la "musicalita'"di ogni componimento in rima e' data anche dalla metrica(che si deve trovare anche in versi in cui la rima e' assente,senno' che poesia e').Avrai osservato che i versi di cui sopra sono endecasillabi,salvo i due a cinque...e credimi non e' tanto ..facile far collimare il tutto!..La veste "scolastica" e di "metrica semplice"(che semplice non e' mai)mi piace imporla per contrasto(quando mi riesce)in componimenti in cui far risaltare il contenuto"denso",come in questo caso,in cui si enuncia una visione del mondo,mia personale,ma che ha e ha avuto implicazioni filosofiche,religiose e di pensiero non trascurabili. Da qui la tua osservazione centrata sull'"ermeticamente ironico":bravo,bravo ,bravo! Intendiamoci come ho sempre detto ad altam,mi ritengo un versaiolo per diletto,e per diletto(e per ringraziarti)mi sono cosi' espresso. La "poesia"di cui sopra e' stata il pretesto per una discussione tra amici:forse non vale i nostri commenti dilungati...pero'e' stato un grande piacere confidarti i miei pensieri (ed ascoltare i tuoi pertinenti)su questo tipo di componimenti.Ti abbraccio

il 23/11/2004 alle 00:02

la sofferenza che cosa puo mescolare?
in se è gia tutta intrisa di ciò che voleva dare..
:-)
Luna

il 23/11/2004 alle 11:38

carissima luna,volevo semplicemente dire,che per la natura,acqua piovana o lacrima di sofferenza, nulla cambia.grazie del bel commento poetico

il 23/11/2004 alle 12:40