Arabeschi di rami secchi sullo sfondo.
Mani che si allungano a toccare
il mio sonno
volti dilatati nella notte
ombre nere,
ombre smarrite
come il mio cuore.
Viaggiano lente paure
profonde: solitarie immagini
scure.
Grido nomi che non rispondono
vedo visi che trascolorano.
Vortici di pensieri impazziti
schizzano veloci e le gambe
restano immobili.
Affanose ricerche d'attimi
che non ritrovo,
ombre nere,
ombre smarrite
manifestate ansie
dai nebbiosi colori
non c'è più tempo
non c'è più spazio.
Damaschi di foglie morte
tapezzano l'anima,soffocano
il petto...
rumori sordi, musiche remote...
occhi sbarrati,madido il volto,
poi, finalmente, il risveglio.