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Utente eliminato
Pubblicata il 27/02/2002
Arabeschi di rami secchi sullo sfondo.
Mani che si allungano a toccare
il mio sonno
volti dilatati nella notte
ombre nere,
ombre smarrite
come il mio cuore.
Viaggiano lente paure
profonde: solitarie immagini
scure.
Grido nomi che non rispondono
vedo visi che trascolorano.
Vortici di pensieri impazziti
schizzano veloci e le gambe
restano immobili.
Affanose ricerche d'attimi
che non ritrovo,
ombre nere,
ombre smarrite
manifestate ansie
dai nebbiosi colori
non c'è più tempo
non c'è più spazio.
Damaschi di foglie morte
tapezzano l'anima,soffocano
il petto...
rumori sordi, musiche remote...
occhi sbarrati,madido il volto,
poi, finalmente, il risveglio.



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Incubi che dilatano i sensi
ore di pace perseguitate
ombre nemiche che guatano nell'ombra
tutto spazzato al primo raggio di sole.

Molto realistica, so cos'è l'incubo nel sonno

Luigi

il 27/02/2002 alle 14:13

Riesci a dare sensazioni d'ansia con l'incedere ansimante dei versi,brava.un bacio,Ale

il 19/09/2003 alle 21:42