battea con forza quel ferro caldo, seppur accarezzandolo con lo sguardo, quasi a lenire la sua sofferena. piena era la sua felicità nel plasmarlo,conscio dell'esito finale. si ricorda uno ad uno i suoi gioielli,il maniscalco. quelli per i primi passi dei puledrini, quelli più robusti per i recalcitranti muli e quelli,ancor più cari,per gli umili asinelli. quale immenso orgoglio, quanta felicità nel vederli luccicare sotto quei zoccoli così teneri e fieri. che gioia ricordarne i loro nomi. " a filo liscio", " a punta arrotondata", " a coda appuntita", " a sagoma limata". ma quella gioia,aimè, è gioia amara. non rivedrà mai più i suoi gioielli, il maniscalco.