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Utente eliminato
Pubblicata il 19/11/2004
Riprende la discesa,
a bombardare con
catapulta ostile
la cittadella serena
Alla finestra
odi il tuono lontano
e la folgore vedi
serpeggiare per sentieri
ripetuti, previsti

Obliqui sguardi
e pensieri affilati
come bisturi algidi
trafiggono e sezionano
la mente molle indifesa
in effimera pausa tra
disegni d’angoli aguzzi
di fuoco vorace

Tesse alle spalle
la tela
osceno ragno
e la discesa crolla
verso l’ignoto.




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una poesia dai toni discendenti ma sicuramente efficaci!
ciao...

il 19/11/2004 alle 20:28

l'ignoto non è lontano..l'ignoto è qui..ad ogni passo senza accorgerci, lo viviamo..Ti abbraccio LUna

il 19/11/2004 alle 23:31