Voglio penetrarti, esserti parte,
imparare quello che insegno
in libera metrica
di palpebre arrossate;
a sorpassarmi bottiglie
di farmaci, travestite
da omini col cappello
a cilindro, svuotate all'ala
della colomba.
Scrittura che porta sapore
d'ore passate
a crepitar parole in aria
- accese tutte assieme -
per cambiarmi il cuore
in pubblico.
Nel mentre, distante una bicchiere di sidro,
cucio gli strappi ad impulsi di card(i)o
che nella carne spingono l'ago.