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Utente eliminato
Pubblicata il 12/11/2004

Giardino sulla scogliera
roseto di rara bellezza
a cerchio , ben disposte
piante di due colori
rosso sangue e gialle ocra
danza per gli occhi
impatto visivo
da togliere il fiato,
immergo i miei sensi
nel loro profumo.
Il giardiniere
giovane e bello
le coltiva con amore
con cesoie affilate
recide petali
privi di vita.
Di soppiatto
respiro l’essenza
la catena d’amore
scatta per magia…
prigione di dolcezza,
prigione dell’anima
mura altissime si elevano
a impedire la visuale
di un mondo esterno
povero, ma speciale.
Mi aggiro tra le rose
aspettando la libertà
l’anima piange
stille di ghiaccio…
uno spazio si bello
realizzava il mio splendore,
ora mi rendo conto
della sua vacuità.
Alzo gli occhi verso il cielo
un aquila si appressa
scende mi afferra
la sua compassione.
Con artigli potenti
scivoliamo verso il mare:
profumo di alghe, di rena,
profumo di vita….
Una vita da reclusa
è una vita finita

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Già, si cambia idea nel corso della vita
si diventa più sensibili ai valori per così dire veri
e facendo un giro nel nostro giardino, metaforico o no, ci si accorge a volte che abbiamo sbagliato mira
ma questa è la vita, fatta per essere vissuta, per sbagliare e se si ha la fortuna di essere vivi e capire, per cambiare il cambiabile.

La chiusa è forte e chiara
non si può far finta di non averla sentita

bella riflessione poetica

un abbraccio
Kat

il 14/11/2004 alle 10:02