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Pubblicata il 12/11/2004

In quella notte incredula
costruita da euforia e visioni sincopate
e da vergini distanze siderali
conobbi il pensiero
ed il travaglio fu ombra nella mia vita.

Il mio viso era pulito
i miei occhi eran casti
e tu eri meravigliosa
avvolte in coperte di paura.

In silenzio
ascoltavi l’emozioni
che ti parlavano di serenità
e d’inafferrabili
sensi di benessere.

Conoscevo i tuoi sentimenti
ma l’anima era già schiava
e l’ignoto mio padrone.

Una vita intera
è scivolata via
ma da quell’istante
il tempo ha chinato il suo sguardo
e fermato i suoi venti.

Notte profana
di tempi antichi e misteriosa magia
scivolati via come bramosi cavalieri
a cavallo d’imbizzarriti spiriti
e di vite finite
in grasse clessidre.

Romantici incesti
tra la purezza del sole
ed una luna peccatrice
scrutano occhi indiscreti
nascosti dietro veli di stelle.

Firenze 12/11/2004

federi'


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