Creato dal disarmo della ragione
siedo a battere inutili lettere sulla tastiera,
rinchiuso in una preordinata confezione
di nero e di vita nella stellata sera.
Attorno vedo solo grigio e ne rido,
di depressioni, stress, paranoie,
il vuoto attorno a me è riempito
ma questo a me la vita non toglie.
Annego e risorgo dalle nere ceneri
fatte di metamorfosi di maschere
dissolte in lunatici e informi eteri
dove nessuno mai vorrebbe ardere.
Distratto nella mia attenzione
scivolo senza paura di cadere
seminado sfocata, ma viva astrazione
per chi può e vuole vedere.